Proiettato ieri sera nella splendida Sala Energia in Arcadia a Melzo, nell'ambito della rassegna Bigger than life, retrospettiva dedicata ai film in 70 mm.
L'opera nasce dall'idea della modernizzazione della storia d'amore di Romeo e Giulietta ad opera del coreografo Jerome Robbins e del musicista Leonard Bernstein, che assieme al paroliere Stephen Sondheim danno vita al musical che nel 1956 arriva a Broadway.
Nel 1955 Manhattan vede crescere in maniera notevole la popolazione portoricana ed è naturale che le due bande vengano idenitficate in una di ceppo portoricano e una di ceppo irlandese-italiano-polacco. Tra di loro è guerra aperta e la storia d'amore di Maria (Natalie Wood) e Tony (Richard Beymer) è destinata a sfociare in tragedia.
Il successo fu enorme e Hollywood non poteva che interessarsene al volo.
West Side Story è probabilmente la prima commedia musicale ad essere trasposta sul grande schermo nella sua integralità. Ad eccezione della prima sequenza, tutto il resto del film è girato in studio. Furono create 50 scenografie, sviluppate in altezza per facilitare gli spostamenti della camera 70 mm. Il loro aspetto iperrealista non impedisce però la teatralità: la città diventa un elemento essenziale dell'azione. Ed è questa fusione con lo scenario urbano probabilmente alla base del grande successo: è la prima commedia musicale a trattare temi come la violenza di strada e il razzismo, entrando in pieno nella realtà sociale.
Si può parlare di alchimia per spiegare lo straordinario risultato finale: alchimia tra le coreografie aeree di Robbins e le inquadrature di Robert Wise, che sviluppa il suo film in modo del tutto cinematografico, dimostrando così l'autonomia della sua opera. Il suo talento di montatore è evidente nella sequenza "Tonight", montaggio parallelo di 5 azioni, in cui le melodie e le scene vengono intrecciate senza mai creare cacofonia.
La colonna sonora di West Side Story rappresenta il culmine della produzione musicale di Leonard Bernstein; nessun' altra commedia musicale può vantare di riunire altrettante canzoni indimenticabili, dalla bellezza semplice di "Maria", alla tensione fisica di "Cool" fino allo splendido "Somwhere" a cappella.
[c’est top]
By: Apolline on Maggio 6, 2009
at 10:37 am
merci à toi de ton passage Apolline!
By: anto on Maggio 6, 2009
at 10:48 am
[ciò è buono]
By: paoli on Maggio 6, 2009
at 12:09 PM
ma prego Paola! 🙂 il piacere è tutto mio!!! questo film mi ha emozionato tantissimo… stamattina nel guardare i video su youtube mi venivano ancora i brividi! 😀 …un capolavoro! e come davanti ad ogni opera d'arte non riesci a capire bene da dove di preciso ti assalga l'emozione, anche in questo caso ti accorgi che è solo dall'insieme di danze, musica, parole, sentimenti ritratti che nasce l'intensità della sensazione provata.. spettacolare!
By: anto on Maggio 6, 2009
at 12:37 PM
ahi Ahi ti manca la critica del critico "cinema"tografico: ecco:
By: marco(a) on Maggio 6, 2009
at 11:29 PM
grazie amore di aver omaggiato anche me della tua appassionata e toccante recensione 🙂 (e meno male che il telefono è saltato fuori… sarebbe stata una visione piuttosto dispendiosa, per quanto eccezionalmente gratificante!!! ^^)
By: anto on Maggio 6, 2009
at 11:37 PM